HomePillole di politicaUrbanistica a Rimini, sommersi e salvati. Ubaldi vuole riperdere a Riccione. Corsini e le spiagge

Fine anno tra urbanistica a Rimini, candidature a Riccione e concessioni di spiaggia in Regione


Urbanistica a Rimini, sommersi e salvati. Ubaldi vuole riperdere a Riccione. Corsini e le spiagge


25 Dicembre 2021 / Maurizio Melucci

Rimini e la democrazia

Nei giorni scorsi Chiamamicitta.it ha dato notizia di una delibera approvata il 9 dicembre dalla giunta comunale di Rimini. Una delibera importante che chiudeva il percorso delle manifestazioni d’interesse presentate dai privati per progetti d’intervento su aree importanti nel territorio riminese. Erano oltre 60 proposte poi ridotte a 33 dagli uffici comunali. Alcune non erano compatibili con i criteri del bando. Sta di fatto che tutto è stato cancellato e rinviato al nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale) da realizzarsi entro il 2024 (la vedo complicata). Una notizia importante che non è stata data dall’ufficio stampa del Comune. Ovviamente non essendoci stato comunicato stampa ufficiale, non “esiste” neanche la notizia per i mezzi d’informazione locali. In compenso è stata passata una “velina” ai quotidiani per una vittoria del Comune di Rimini al Tar in una causa di contestazione di irregolarità edilizie portata avanti da Bonfiglio Mariotti per conto della sede della sua azienda, Bluenext, alle Celle. Un ricorso al Tar come ve ne sono tanti e mai meritevoli di “veline” o comunicati stampa. Così è al momento la democrazia 3.0 a Rimini.

Rimini e la democrazia parte seconda

Il Consiglio Comunale ha approvato variante specifica al Rue per “la riqualificazione e il riuso di tessuti urbani e la precisazione di Norme Generali”. Mentre la seconda parte della variante è abbastanza chiara (precisazioni e correzioni di errori materiali) appare quanto meno enigmatica la prima parte. La giunta comunale con una nota ha specificato: “La variante interesserà aree con superfici territoriali inferiori a 8mila metri quadrati, per non pregiudicare le future scelte strategiche del Pug su ambiti di dimensioni più vaste. Le modalità d’intervento dovranno garantire il contributo alla realizzazione della “città pubblica”, da concretizzarsi attraverso la realizzazione e cessione di aree per attrezzature e spazi collettivi. Sono infine “esclusi dal provvedimento di variante gli edifici tutelati di interesse storico architettonico (beni monumentali)”. A fronte di questa dichiarazione sorgono alcune domande.

  • Perché 8mila metri e non 5mila o 10mila?
  • Perché non è stato pubblicato l’elenco delle aree interessate?
  • Vi sono delle aree che sono state oggetto di manifestazione d’interesse (annullate con delibera di giunta dicembre) e che ora rientrano con questa variante? Non si rischia di fare “figli e figliastri”?
  • Quali sono i parametri urbanistici?

Ubaldi ci riprova (a perdere)

Fabio Ubaldi è conosciuto a Riccione anche per la sua attività politica. Le cronache politiche lo indicano come il responsabile della sconfitta elettorale del centrosinistra nel 2014 quando fu eletta sindaca Renata Tosi.  Ubaldi si candidò alle primarie, da segretario del Pd di Riccione, contro il sindaco uscente Massimo Pironi sempre del Pd. Vinse il segretario per pochi voti. Ma fu una vittoria di Pirro. Poi perse le elezioni. Era abbastanza facile prevederlo. Il segretario del Pd che sfiducia il suo stesso sindaco porta a logiche conseguenze. Dopo quella sconfitta Ubaldi uscì dal Partito Democratico (anche a seguito di una procedura di espulsione). Ora Ubaldi riprova ad entrare nella scena politica riccionese.  “Guardiamo alla Riccione del 2030”. Una nuova lista civica che si definisce “trasversale, non c’è una linea di colore politico, non abbiamo steccati”. Si chiamano fuori da ogni schieramento, aprendo al medesimo tempo la porta a tutti. Ubaldi lo ha sottolineato in una conferenza stampa lasciando persino ampi spazi a un confronto anche con il centrodestra. Sta scimmiottando la linea del suo mentore, Matteo Renzi, a livello nazionale. Nulla di nuovo, se non l’errore di dare in mano il Pd di Riccione a Ubaldi (nel 2014) che lo ha portato ad una netta sconfitta.

Sondaggio a Riccione

Si è concluso nei giorni scorsi un sondaggio a Riccione in vista delle prossime elezioni amministrative del 2022. Ignoto il committente. Chiari gli obiettivi. Sondare l’opinione pubblica riccionese sull’operato della giunta Tosi. Da mesi, infatti, a Riccione si confrontano due scuole di pensiero. Da una parte chi è convinto che Renata Tosi abbia gestito l’amministrazione di Riccione male. Ha rotto con le associazioni di categoria. Non ha approvato e realizzato particolari progetti innovativi. Molte chiacchiere e pochi fatti, è l’accusa. A questa linea si contrappone chi invece ritiene che la giunta di centrodestra abbia lavorato bene in alcuni territori riccionesi meno interessati alle pure dinamiche turistiche o della politica parlata. Il sondaggio sicuramente chiarirà il posizionamento della giunta Tosi. Più complicato pensare che il sondaggio risolva aspetti politici ad iniziare chi candidare per il centrodestra e per il centrosinistra. Un sondaggio è una fotografia del passato non una previsione di futuro.

Concessioni spiaggia

L’assessore regionale Andrea Corsini ha sottoscritto un appello al Governo e forze politiche per “fare, e in tempi brevi, una soluzione legislativa per evitare il rischio di mettere in crisi un’eccellenza italiana”. Concordo. Rimane un particolare. L’assessore regionale Corsini e i suoi colleghi insieme a molte forze politiche è il responsabile di questa situazione. La legge andava fatta  e si poteva fare qualche anno fa. E’ stata impedita proprio da molte Regioni che hanno preferito assecondare le proposte più assurde presentate dagli attuali concessionari. Inoltre, sempre per chiarezza, l’assessore Corsini dovrebbe indicare anche i contenuti della nuova legge per evitare di ricadere negli stessi errori del passato.

Maurizio Melucci