“Oggi la nostra sede si presenta così ed è nonostante il sole una giornata buia e triste per tutti coloro che vogliono bene a Famija Arciunesa. E sia chiaro, il vandalo è colui che imbratta senza sapere ciò che sta facendo. Il writer è altro: creatività, gusto estetico, rispetto per l’arte e soprattutto consapevolezza dell’azione. Procederemo segnalando l’accaduto a chi di dovere, come giusto che sia”.

E’ la denuncia di Francesco Cesarini, ptesidente dell’associazione, dopo l’atto che ha deturpato l’edificio di proprietà comunale dove hanno sede anche l’associazione dei Carabinieri in congedo e il Comitato di Buon Vicinato del parco della Resistenza.

Sulla vecchia casa colonica erano già presenti dei graffiii, e non tutti propriamente artistici. Ma chi ha agito nella notte fra martedì e mercoledì ha deciso di ricoprire interamente i muri di scarabocchi con le bombolette spray. Nemmeno un centimetro è stato risparmiato, senza che si scorga negli sgorbi una “firma” o tanto meno un qualche senso compiuto, sia “politico” che di fede sportiva o altro.

La zona non è presidiata da videosorveglianza e nessuno nel vicinato si era accorto che i vandali erano all’opera. Un “lavoro” durato certo più di qualche minuto ed eseguito con il favore della notte. Finchè al mattino il presidente del Buon Vicinato ha avuto l’amara sorpresa.

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