Veleni sul canile di Riccione, associazione Konrad Lorenz querela il “Corvo”
19 Gennaio 2023 / Redazione
Veleni sul canile di Riccione e non da oggi. “Sono almeno due anni che va avanti una campagna di diffamazione”, denuncia l’avvocato Raffaele Moretti per conto dell’associazione “E l’uomo incontrò il cane – Konrad Lorenz” che gestisce la struttura dal 2016. L’ultimo epsodio è una missiva inviata al Comune di Riccione e a tutti gli organi di informazione. Tale Marco Micheli – ma si tratta di un nome fittizio – dice di segnalare lo stato “in cui versa il canile di Riccione e documentare il maltrattamento di uno, ma sono diversi, dei suoi ospiti” e accusa il gestore di utlizzare per se i contributi pubblici. Il tutto allegando diversi file, compresi due video del cane che sarebbe vittima di quei maltrattamenti.
In pratica una lettera anonima e quindi secondo l’avvocato Moretti “un atto di codardia perché non sottoscritta dall’autore”, ma anche “un atto diffamatorio contro una gestione integerrima e corretta di un bene pubblico”.
L’avvocato ribatte punto per punto: l’utilizzo dei fondi del bilancio “come bancomat” per spese personali, è del infondata “e priva di ogni riscontro”. E spiega: “Gli enti preposti, Comune di Riccione, forze dell’ordine e Ausl, hanno più volte effettuato verifiche, riscontrando la regolarità amministrativa e sanitaria nella gestione del canile. Bel tre amministrazioni comunali si sono succedute a Riccione e nessuna ha mai dovuto fare rilievi. I bilanci sono documenti pubblici e sottoposti a tutte le verifiche del caso. Inoltre Riccione ne deve rendere conto a tutti gli altri Comuni della zona sud, serviti anch’essi dal canile”. Quanto ai presunti maltrattamenti, “ci sono state anche le verifiche a sorpresa e i verbali dell’Ausl certificano la regolarità di ogni cosa: la salute degli animali, per ciò che concerne alimentazione, accertamenti medici e ogni altro aspetto concernente la loro salute, la regolarità dei box in cui sono custoditi”. Le uniche annotazioni consistevano in proposte di migliorie, “che spesso sono state effettuate a spese dell’associazine stessa, poichè i contributi pubblici non sono inesauribili”.
Quanto al cane mostrato nel video, “si tratta di un animale vecchio e malato, che purtroppo per le sue condizioni non può essere sedato a rischio della sua vita, quindi viene mantenuto separato dagli altri”.
Insomma “un gesto vile, che non andrebbe neppure preso in considerazione”. Ma non il primo: tant’è che già in passato la Konrad Lorenz era stata costretta a passare alle vie legali: cinque le querele per diffamazione presentate dal 2021 a oggi, quattro delle quali nei confronti di persone identificate e una contro ignoti, oltre a diffide verso chi nei social o in chat private aveva fatto circolare maldicenze e calunnie.
“E’ un accanimento evidente contro un’associazione e il suo legale rappresentante – riassume l’avvocato Moretti – una persona che già in passato non si è mai sottratta nel fornire tutte le spiegazioni necessarie”.
Ora anche quest’ultima missiva finirà sul tavolo della Procura della Repubblica, insieme all’ennesima denuncia contro ignoti, “ma siamo fiducisosi che la Polizia postale saprà dare un nome all’autore”, conclude il legale.