Mentre l’Islanda, come varie parti del mondo, subisce l’afflusso di masse d’aria particolarmente calde per il periodo (quasi 23°C registrati sull’isola di ghiaccio, 18°C nelle cuore della notte a nord della Norvegia) con numerosi record di temperatura abbattuti, sul nostro Mediterraneo emergono eventi meteorologici che ne testimoniano una profonda trasformazione a livello locale nel corso degli ultimi decenni.
La mutazione degli equilibri ambientali crea i presupposti alla formazione di sistemi subtropicali particolarmente energici a spasso sul nostro Mare. Tirreno, Grecia e, ancora una volta, Spagna ne sono un chiaro esempio.
Tre perturbazioni che riguardano l’Italia, alcune di queste accompagnate da propaggini di aria fredda provenienti dai Balcani. La numero 1 ancora attiva che sta investendo la Sicilia orientale e parte delle regioni tirreniche meridionali con fenomeni localmente intensi, la numero 2 che ormai si è allontanata verso le coste iberiche portando forte maltempo e la numero 3 (a carattere di fronte freddo) che raggiungerà le Alpi nella notte per poi attraversare tutta l’Italia da nord a sud, tra giovedì 14 e venerdì 15.
Quest’ultima perturbazione sarà accompagnata da un sensibile ma temporaneo calo delle temperature di 5-6 gradi rispetto ai valori medi attuali e da un rinforzo del vento. La neve è prevista fare la sua prima, seppur breve, apparizione sull’Appennino delle regioni centrali adriatiche attorno a quote di 1000-1200 metri. In questo contesto anche l’Emilia-Romagna vedrà una veloce fase instabile tra la notte e le prime ore di domani determinata da precipitazioni, anche a carattere di rovescio, che dalla costa tenderanno a trasferirsi velocemente alle aree interne centro-orientali, interessando soprattutto le zone collinari e divenendo nevose nelle aree montuose. Successivamente l’area di bassa pressione tenderà a trasferirsi insistendo sulle regioni meridionali e quindi, già dal pomeriggio, ci potremo attendere un graduale miglioramento del tempo a partire dalle aree occidentali della nostra regione.
Per venerdì sono previsti cieli perlopiù sereni ma con la possibilità che si formino locali banchi di nebbia al primo mattino nelle pianure prossime al Po. Temperature minime in calo quasi ovunque, con deboli gelate possibili in prossimità delle aree interne.
Per un diffuso ma temporaneo miglioramento, con la cessazione delle precipitazioni anche al Sud e nelle Isole, bisognerà attendere fino a sabato 16, quando l’alta pressione determinerà una rimonta delle temperature. Giocoforza, però, la combinazione di un flusso atmosferico umido sudoccidentale, causerà un aumento della nuvolosità già a partire da domenica 17 con la probabilità che un nuovo e più deciso peggioramento possa interessarci nei primi giorni della settimana. Ma di questo torneremo sicuramente a parlarne.
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