Dalla consegna del “Trono di Verucchio 2023” e la presentazione del libro “Alle Origini dei Malatesta” con documenti e ricostruzioni inedite sulla casata all’inaugurazione della mostra “Giostre Saracine” nella suggestiva location della stessa Rocca Malatestiana, con la chicca della prima visita guidata agli straordinari affreschi di scuola giottesca del Trecento riminese scoperti alle spalle del coro ligneo della Chiesa di Santa Croce: con la nona edizione di Più vivo la storia, più amo Verucchio la macchina del tempo torna ad accendere i motori nel cuore della Valmarecchia e lo fa per due fine settimana. Nove giorni in cui attraverserà varie epoche fra suggestioni, mostre, conferenze archeologiche, visite guidate, letture animate, incontri all’ora del tè e un nuovo trekking dell’arte. Partendo dal Museo Civico Archeologico che rimane il punto di riferimento della manifestazione.
SI PARTE CON IL TRONO 2023 E LE ORIGINI DEI MALATESTA
Il primo week end si aprirà di prima mattina proprio al Museo: sarà infatti la 𝐂𝐡𝐢𝐞𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐧𝐭’𝐀𝐠𝐨𝐬𝐭𝐢𝐧𝐨 a ospitare alle 10.30 la consegna del Trono di Verucchio 2023, premio istituito dall’amministrazione comunale per insignire ogni anno cittadini che si sono particolarmente distinti dando lustro al paese.
Alle 𝟏𝟔 nella Sala Magna di quella 𝐑𝐨𝐜𝐜𝐚 𝐌𝐚𝐥𝐚𝐭𝐞𝐬𝐭𝐢𝐚𝐧𝐚 che ne è stata culla verrà invece presentato il libro “Alle Origini dei Malatesta’” di Morvan Bruschi e Andrea Antonioli (Editore Bastogi Libri di Roma). E’ un volume innovativo e molto ben documentato, in cui i Malatesta sono stati studiati in sinergia con le più importanti famiglie medievali con le quali ebbero stretti rapporti (i Carpegna, i Traversari, gli Onesti): le conclusioni cui sono pervenuti gli autori sono in alcuni casi nuove e sorprendenti, altre volte costituiscono importanti conferme alle tesi tradizionali e ne parleranno insieme a Bruschi e Antonioli la sindaca Stefania Sabba, il docente universitario di Urbino Tommaso di Carpegna Falconieri e il presidente della Società di Studi Storici per il Montefeltro Lorenzo Valenti
UNA DOMENICA FRA NATURA, CULTURA E STORIA A LUME DI CANDELA
La prima domenica, l’𝟖 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 si aprirà alle 10.30 con “L’Oro della Rocca, una passeggiata di circa due ore che partirà da Piazza Malatesta con degustazione di olio attraverso l’uliveto, alla scoperta di storie e credenze popolari in compagnia dell’organetto del cantastorie Simone e chiusa da una degustazione dell’olio fragrante dei produttori di Verucchio.
Alle 𝟏𝟓.𝟑𝟎 la Sala Magna della 𝐑𝐨𝐜𝐜𝐚 𝐌𝐚𝐥𝐚𝐭𝐞𝐬𝐭𝐢𝐚𝐧𝐚 ospiterà invece la conferenza “Musei per il Futuro. Proposte, progetti, realizzazioni”: interverranno il direttore dei 𝑀𝑢𝑠𝑒𝑖 𝐶𝑖𝑣𝑖𝑐𝑖 𝑑𝑖 𝑅𝑖𝑚𝑖𝑛𝑖 Giovanni Sassu (𝐷𝑎𝑙 𝑀𝑒𝑑𝑖𝑜𝑒𝑣𝑜 𝑎𝑙 𝑅𝑖𝑛𝑎𝑠𝑐𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜: 𝑙𝑒 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑒 𝑠𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑀𝑢𝑠𝑒𝑜 𝑑𝑖 𝑅𝑖𝑚𝑖𝑛𝑖), il d𝑖rettore del 𝑀𝑢𝑠𝑒𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑇𝑒𝑟𝑟𝑖𝑡𝑜𝑟𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑅𝑖𝑐𝑐𝑖𝑜𝑛𝑒 Andrea Tirincanti (𝐴𝑙𝑙𝑒𝑠𝑡𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑒 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑒 𝑡𝑒𝑐𝑛𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑙 𝑀𝑢𝑠𝑒𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑇𝑒𝑟𝑟𝑖𝑡𝑜𝑟𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑅𝑖𝑐𝑐𝑖𝑜𝑛𝑒) e la direttrice del 𝑀𝑢𝑠𝑒𝑜 𝐴𝑟𝑐ℎ𝑒𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑐𝑜 𝑑𝑖 𝑉𝑒𝑟𝑢𝑐𝑐ℎ𝑖𝑜 Cristina Giovagnetti (𝑇𝑟𝑎 𝑣𝑖𝑙𝑙𝑎𝑛𝑜𝑣𝑖𝑎𝑛𝑖 𝑒 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑜𝑒𝑣𝑜: 𝑙𝑎 𝑉𝑒𝑟𝑢𝑐𝑐ℎ𝑖𝑜 𝑟𝑜𝑚𝑎𝑛𝑎 𝑒 𝑖𝑙 𝑚𝑢𝑠𝑒𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑐’𝑒̀. 𝑃𝑜𝑡𝑒𝑛𝑧𝑖𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑣𝑖𝑟𝑡𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑟𝑎𝑐𝑐𝑜𝑛𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑣𝑒𝑐𝑐ℎ𝑖𝑒 𝑒 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑒 𝑠𝑐𝑜𝑝𝑒𝑟𝑡𝑒).
Quindi gran chiusura alle 21 con “Rocca Noir, una visita a lume di candela alla Rocca del Sasso per rivivere i misteri e le suggestioni, tra passaggi segreti, celebri amori e leggende del borgo di Verucchio. Un appuntamento a posti limitati e solo su prenotazione.
CINQUE ‘STORIE PER TÈ’ E NUOVO GRUPPO DI LETTURA
Dal 2019 la ‘Festa della Storia’ si è colorata anche del nuovo format per giovani e bambini Storie per tè, rassegna di incontri e letture nei giorni infrasettimanali. Sono cinque gli appuntamenti di quest’anno e si terranno da lunedì 9 a venerdì 15 alle 17 alla Don Milani di Villa Verucchio. Biblioteca che in occasione dell’appuntamento di m𝐚𝐫𝐭𝐞𝐝𝐢̀ 10 ospiterà anche la presentazione del nuovo Gruppo di Lettura per ragazzi fra i 10 e i 15 anni.
ALLA SCOPERTA DEGLI STRAORDINARI AFFRESCHI DEL TRECENTO RIMINESE
Con la Festa della Storia 2023 si avrà la possibilità di ammirare per la prima volta gli straordinari affreschi del Trecento Riminese opera di allievi di Giotto rinvenuti casualmente al Convento di Santa Croce a Villa Verucchio. Tutto è nato due anni fa, quando frate Federico era al lavoro per piccoli interventi sopra al coro ligneo della chiesa francescana e, incuriosito, decise di legare il suo cellulare a un filo e di calarlo nella fessura fra il coro e il muro con la telecamera accesa. Riusci così a catturare l’immagine di un’antica pittura medievale del Cristo in Pietà, custodita in una nicchia che gli esperti ritengono possa essere opera di Pietro da Rimini e della sua fiorente bottega riminese. Si tratta di uno dei più importanti rinvenimenti della pittura riminese del Trecento e, in generale, della storia dell’arte medievale.In questi mesi si è svolta un’intensa attività: gli affreschi sono stati puliti e messi in sicurezza e v𝐞𝐧𝐞𝐫𝐝𝐢̀ 𝟏𝟑 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 alle 11 sarà possibile ammirarli per la prima volta grazie a una visita guidata a cura dello storico dell’Arte Alessandro Giovanardi e del restauratore Romeo Bigini. Un’opportunità a posti limitati e solo su prenotazione.
SIPARIO CON CONFERENZE, CONVEGNI, TREKKING ARCHEOLOGICO E MOSTRA
Il denso secondo fine settimana si aprirà s𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝟏𝟒 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 alle 9 al 𝐓𝐞𝐚𝐭𝐫𝐨 𝐏𝐚𝐳𝐳𝐢𝐧𝐢 con il convegno “Adalberto Pazzini (1898-1975) a Verucchio: medico, storico, archeologo e artista”. L’iniziativa è organizzata dalla Scuola di Storia della medicina dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Rimini, in collaborazione con l’Archivio storico di Verucchio. Interverranno Stefano De Carolis della 𝑆𝑐𝑢𝑜𝑙𝑎 𝑑𝑖 𝑆𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑐𝑖𝑛𝑎 𝑂𝑀𝐶𝑒𝑂 𝑅𝑖𝑚𝑖𝑛𝑖 (“𝑅𝑖𝑐𝑜𝑟𝑑𝑖 𝑣𝑒𝑟𝑢𝑐𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑖 𝑑𝑖 𝐴𝑑𝑎𝑙𝑏𝑒𝑟𝑡𝑜 𝑃𝑎𝑧𝑧𝑖𝑛𝑖”), il pediatra Giancarlo Cerasoli della 𝑆𝑐𝑢𝑜𝑙𝑎 𝑑𝑖 𝑆𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑐𝑖𝑛𝑎 𝑂𝑀𝐶𝑒𝑂 di 𝑅𝑖𝑚𝑖𝑛𝑖 (“𝐼 𝑡𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑝𝑢𝑒𝑟𝑖𝑐𝑢𝑙𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑒 𝑖𝑔𝑖𝑒𝑛𝑒 𝑖𝑛𝑓𝑎𝑛𝑡𝑖𝑙𝑖 𝑑𝑖 𝐴𝑑𝑎𝑙𝑏𝑒𝑟𝑡𝑜 𝑃𝑎𝑧𝑧𝑖𝑛𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑒 𝑠𝑐𝑢𝑜𝑙𝑒 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑒”) e la storica dell’arte Michela Cesarini (“𝐷𝑎 𝑁𝑜𝑟𝑏𝑒𝑟𝑡𝑜 𝑎 𝐴𝑑𝑎𝑙𝑏𝑒𝑟𝑡𝑜: 𝑙’𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑃𝑎𝑧𝑧𝑖𝑛𝑖”).
Alle 𝟏𝟓.𝟑𝟎 nella 𝐂𝐡𝐢𝐞𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐒ant’𝐀𝐠𝐨𝐬𝐭𝐢𝐧𝐨 si terrà invece la conferenza ‘Restauri e opere d’arte nella chiesa di Sant’Agostino’. Ne parleranno la storica dell’arte e autrice Patrizia Alunni (“𝐺𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑀𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑀𝑜𝑟𝑎𝑛𝑑𝑖 𝑒 𝐺𝑖𝑢𝑠𝑒𝑝𝑝𝑒 𝑀𝑎𝑟𝑐ℎ𝑒𝑠𝑖 𝑑𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑆𝑎𝑛𝑠𝑜𝑛𝑒 𝑎 𝑉𝑒𝑟𝑢𝑐𝑐ℎ𝑖𝑜. 𝐷𝑢𝑒 𝑑𝑖𝑝𝑖𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑆𝑒𝑡𝑡𝑒𝑐𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑎 𝑑𝑖 𝑆𝑎𝑛𝑡’𝐴𝑔𝑜𝑠𝑡𝑖𝑛𝑜”), lo storico dell’arte Alessandro Marchi (“𝐼 𝑝𝑎𝑙𝑖𝑜𝑡𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑎 𝑑𝑖 𝑆𝑎𝑛𝑡’𝐴𝑔𝑜𝑠𝑡𝑖𝑛𝑜”) e l’architetto Giovanna Giuccioli (“𝐼 𝑟𝑒𝑠𝑡𝑎𝑢𝑟𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑎 𝑑𝑖 𝑆𝑎𝑛𝑡’𝐴𝑔𝑜𝑠𝑡𝑖𝑛𝑜”).
𝐃𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐚 𝟏𝟓 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 alle 10 si terrà invece la seconda edizione del Trekking archeologico dal 𝐌𝐮𝐬𝐞𝐨 all’𝐀𝐫𝐞𝐚 𝐒𝐚𝐜𝐫𝐚 in compagnia della direttrice Cristina Giovagnetti e dei rievocatori villanoviani della compagnia Legiones in Agro Boiorum. Al termine degustazione a tema curata da Arkeogustus. Fino alle 16.30 il Museo ospiterà anche attività e laboratori per ragazzi (Posti limitati, solo su prenotazione)
Infine, alle 𝟏𝟕.𝟑𝟎 gran sipario in 𝐑𝐨𝐜𝐜𝐚 𝐌𝐚𝐥𝐚𝐭𝐞𝐬𝐭𝐢𝐚𝐧𝐚 con l’inaugurazione della mostra ‘Giostre Saracine’ di Roberto Nottoli che sarà visitabile fino al 7 gennaio 2024 in orario di apertura della Rocca.
I𝐧𝐟𝐨 e prenotazioni:
0541 670280