HomePoliticaWilliam Raffaeli: “La finanziaria del governo è un duro colpo per la sanità pubblica”

Il candidato del PD al consiglio regionale: "Sparito il piano di assunzione di 30mila medici e infermieri, al netto dell'infazione investimento più basso degli ultimi 20 anni"


William Raffaeli: “La finanziaria del governo è un duro colpo per la sanità pubblica”


24 Ottobre 2024 / Redazione

Come medico, come cittadino, come paziente e come candidato per le elezioni regionali, non posso che esprimere il mio più totale rammarico e indignazione  per questa manovra di bilancio presentata dal Governo che altro non è che l’ennesima scrollata di spalla verso quanto abbiamo di più prezioso: il sistema sanitario nazionale.  E per questo non posso che aderire e concordare con  lo sciopero indetto per il 20 novembre dai sindacati di categoria, medici e infermieri”:  Così William Raffaeli, candidato nella lista del Partito Democratico alle elezioni regionali.

E Raffaeli prosegue: “Questa finanziaria, e lo dico con rammarico, senza lasciarmi trascinare da nessun gioco meramente di bandiera, è un duro colpo verso la sanità pubblica che rischia di affondare sotto continui definanziamenti. Il piano di assunzione di 30.000 nuovi medici e infermieri manca, e le misure economiche previste non sono nemmeno specchietti per le allodole, ma peggio. Pensare di offrire un’indennità di soli 17 euro ai medici e 7 euro agli infermieri è uno schiaffo non solo alla professionalità del personale medico infermieristico e sanitario che ogni giorno lavora per far funzionare un sistema già in sofferenza.  A questo si aggiunge l’assenza di fondi per pagare chi lavora oltre l’orario per abbattere le liste di attesa, altro tema focale. Gli 1,3 miliardi di fondi aggiuntivi previsti non sono altro che una goccia nel mare, inadeguati rispetto alle necessità e anzi, di più: se si considera l’inflazione, il finanziamento attuale è il più basso degli ultimi 20 anni. Questo è il segnale di una dismissione silenziosa, ma devastante, del nostro sistema sanitario. La sanità non è un costo, ma un investimento per il Paese, e chi è deputato al governo della Nazione  dovrebbe averlo nel cuore e nella mente”.  

“In questo contesto, dobbiamo rafforzare il legame tra i cittadini e i servizi sanitari locali sia negli ambiti ospedalieri rafforzandone gli organici e le potenzialità di accesso  in tempi appropriati  sia nell’ambito delle cure primarie ove è indispensabile  potenziare e riorganizzare  i modelli di gestione dell’assistenza  che devono sempre di più operare  per rispondere ai bisogni di persone affette da malattie  croniche  che sono sempre più numerosi e intorno ai quali è indispensabile  riorganizzare nuovi  paradigmi di cura. Su questa innovazione la rete distrettuale di Rimini e regionale stanno facendo passi in avanti verso la prossimità, la territorialità e un modello imperniato sul concetto di prevenzione. Come medico, e come cittadino, credo fermamente che la sanità regionale, verso la quale mi candido a dare un contributo diretto, debba essere orientata verso valori e strategie  che tengano alta la qualità dei servizi e la vocazione pubblica e universale della nostra sanità, con un’attenzione alle persone più fragili. La Salute della Gente è un bene per tutta la società”, conclude Raffaeli.