Zangari (PD Rimini): “Contro chiusure Poste attuare Contratto di fiume Marecchia”
10 Gennaio 2025 / Redazione
“Il recente articolo dell’architetto Sandro Luccardi in merito alla chiusura degli uffici postali nelle periferie e zone interne della provincia di Rimini, oltre a sollevare criticità in merito alle ricadute sulle comunità locali, sottolinea anche la necessità di un intervento programmatico da parte delle istituzioni”: così Fiorella Zangari Segretaria comunale PD città di Rimini .
“Queste chiusure – prosegue – non possono essere viste come eventi isolati, ma come il risultato di una transizione demografica e socio-economica più ampia che colpisce le aree periferiche e interne della nostra provincia e, in generale, del nostro paese. La crescente desertificazione dei servizi essenziali, come rivendite di giornali, farmacie, banche, medici di famiglia, è un chiaro segnale che richiede attenzione. La chiusura di un ufficio postale è, purtroppo, l’ultima di una serie di eventi che indicano una crisi in corso, non solo a Rimini ma anche in altre località interne. Se non affrontata in modo adeguato, questa situazione potrebbe portare a un ulteriore ridimensionamento di servizi fondamentali, incluso quello delle forze dell’ordine e delle strutture sanitarie”.
Quanto al “Contratto di fiume Marecchia” attivato nel 2013 rientrante nello schema di Accordo approvato dalla Regione Emilia-Romagna con delibera n. 1 del 1/07/2016 e condiviso con la quasi la totalità degli Enti della vallata, “era stato preso in considerazione anche dal PD della Città di Rimini nel programma del 2021 come esempio di gestione coordinata e sistemica delle problematiche ambientali e territoriali. Esso potrebbe essere aggiornato ed integrato con le ulteriori criticità registrate nell’ultimo decennio in questo territorio sotto l’aspetto ambientale (alluvioni e dissesto idrogeologico), ma anche economico sociale, (calo della popolazione giovanile progressiva). Su questa base si erano poi sviluppate delle considerazioni trattate nell’Agorà del PD della Valle del Marecchia nel 2022: Rigenerazione e sviluppo sostenibile sottoposta a tutti i comuni della vallata ampliando le tematiche su base territoriale, tra cui, la gestione della risorsa idrica, sempre più in crisi, la gestione forestale, l’ottimizzazione energetica, fino a considerare i temi di un turismo sostenibile basato sulla valorizzazione dei prodotti agroalimentari e sugli aspetti storico architettonici e artistici della nostra valle”.
“Tutto ciò per rimarcare l’importanza che le istituzioni e gli enti erogatori di servizi pubblici si uniscano in un impegno collettivo per sviluppare programmi a lungo termine, capaci di affrontare le sfide attuali. Ciò richiede la creazione di reti sociali solide, che coinvolgano attori pubblici e privati, il volontariato e le comunità locali, al fine di contrastare la progressiva riduzione dei servizi causata da fattori come la diminuzione della popolazione attiva e l’aumento dell’informatizzazione.
Il “Contratto dl fiume Marecchia”, rappresenta, quindi, un esempio di come si possa affrontare la questione in modo integrato, considerando anche gli aspetti ambientali ed economici. Questo strumento andrebbe interpretato come un metodo di lavoro, un modello applicabile non solo alle aree interne, ma anche alle periferie urbane, offrendo in modo preventivo un’idea di sviluppo delle comunità interne nonché un approccio collaborativo ed efficace per affrontare tutte le problematiche locali.
Alla luce di tutto ciò, si chiede l’attuazione da parte di tutte le parti interessate l’attuazione di tale Accordo “Contratto di Fiume Marecchia” già sottoscritto dalle Autorità di Bacino, per sviluppare strategie condivise che possano garantire un futuro sostenibile per le comunità locali, evitando di lasciare sole le famiglie e gli abitanti delle zone più vulnerabili”, conclude Zangari.